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Vivicittà Uisp: #liberidimuoversi anche in carcere

Lunedì 6 giugno la 6° edizione al Lorusso e Cutugno di Torino. Il 30 maggio si è tenuta la manifestazione al Pagliarelli di Palermo

Lo sport come mezzo per abbassare le barriere tra il carcere e la città: “Vivicittà-Porte aperte” torna a Torino lunedì 6 giugno alle 10, si corre per il sesto anno consecutivo Vivicittà all’interno della Casa circondariale Lorusso e Cutugno. La competizione si correrà sulla tradizionale distanza di 5 chilometri e il 2016 porta con sè anche una novità: il debutto di nove detenute del padiglione femminile, che correranno insieme al folto gruppo dei detenuti e degli atleti provenienti dalle tante società podistiche Uisp.

Vivicittà è non solo la corsa simbolo della Uisp, ma la testimonianza del continuo e grande impegno sportivo e sociale dell’Associazione all’interno della Casa circondariale di Torino con il progetto Terzo tempo, che anche grazie ai fondi della Compagnia di San Paolo, organizza e promuove tutti i giorni dell'anno le attività motorie per tutta la popolazione carceraria.

Intanto, lunedì 30 maggio Vivicittà è approdata alla Casa circondariale Pagliarelli di Palermo, con una camminata ludico-motoria. Si è scelto di proporre questa attività per promuovere lo sport all’interno di una realtà che necessita di particolare attenzione, al fine di contribuire al recupero sociale delle persone. La camminata ha avuto inizio alle 9, con il via dato dalla direttrice Francesca Vazzana: ha visto la partecipazione di circa 45 detenuti, che si sono messi alla prova, chi camminando chi correndo, ognuno secondo le proprie abilità, per un percorso di 3 km.
Al termine della manifestazione i detenuti, insieme agli agenti della polizia penitenziaria e al loro Comandante Comm. Giuseppe Rizzo, al presidente della Uisp Sicilia Fabio Maratea, al commissario Uisp Palermo Manuela Claysset, al commissario dell’Uisp Atletica leggera di Palermo, Aldo Siracusa, e ai numerosi ospiti tra cui il presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo si sono ritrovati nel teatro della struttura per assistere alla premiazione. Sono stati premiati i primi tre classificati, il partecipante più giovane e il più grande. L’esperienza che ha visto la preziosa collaborazione di tutte le persone impegnate per il recupero sociale dei detenuti, ha dato esiti positivi a tal punto da far sperare in una futura e più continuativa collaborazione tra l’Uisp e la casa circondariale.